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"Hidden Sources è non solo la più rappresentativa ma anche la migliore selezione della musica di Gurdjieff / De Hartmann che abbia mai ascoltato su CD. Lo stile pianistico di Alessandra Celletti è talmente sensibile da ricordare Glen Gould.
L' esecuzione e la selezione dei brani sono eccezionali."
J. Walter Driscoll - Gurdjieff International Review


"Hidden Sources offre una interpretazione delicata e sensibile della musica di Gurdjieff / De Hartmann, capace di esprimere quella rara qualità di saper coniugare abbandono e precisione nella esecuzione dei brani. Questa musica è al tempo stesso semplice e straordinariamente profonda; e nel tocco di Alessandra Celletti risuonano le medesime qualità."
Jacob Needleman San Francisco State University,


"Bellissimo ed illuminante!"
Charles T. Tart - Institute of Transpersonal Psychology


"Che siano stati scelti attraverso una selezione intenzionale o istintiva, i brani di questo album intessono insieme una sorta di arazzo musicale che Alessandra Celletti condivide sinceramente con l'ascoltatore. Hidden Sources rivela la delicata ma forte espressione di un'artista che entra in contatto con il mistero. La nostra speranza è che Alessandra Celletti continui ad interpretare questa musica."
James Tomarelli - Bennett Books)


"Cellule di bellezza e saggezza non verbale che parlano chiaro, in profondità. Ogni nota scolpisce un tratto, una curva, una chiave svela una montagna, uno zigomo, un odore, un paesaggio dell'anima. Danze Sacre per increduli viaggiatori della conoscenza. Immenso."
Marco Boccitto - Il Manifesto


"Già nel 1980 Keith Jarrett dedicò all’armeno un album con le sue musiche sacre trascritte per piano dallo stesso De Hartmann senza però coglierne la profonda interiorità che quelle pagine esprimevano. Ci riesce invece la pianista romana Alessandra Celletti specializzata nel repertorio del Novecento espressionista. Il suo tocco dà una particolare colore emozionale ad ogni nota, ad ogni passaggio, ad ognuno dei 18 brani del disco che rileggono, all’occidentale, canzoni asiatiche e indiane (...) La lettura, scarna ed essenziale, esalta, ad ogni passaggio, la scrittura di alto livello dei due compositori."
Paolo De Bernardin - Musica! di La Repubblica


"Musiche che svelano le
Hidden Sources, le sorgenti nascoste di suoni perduti e ritrovati. Questa recherche du son perdu che diventa un suono ritrovato ha, nella vitale malinconia dei suoni e dell'interprete, una luce e una vibrazione straordinarie sospese tra la melodia e il ritmo del primo brano e l'Andante funebre che conclude il cd (preziosi ed emozionanti i suoni toccati dalla pianista), rievocante antichi lamenti delle donne dell'Assiria."
Erasmo Valente - l’Unità


"Un florilegio significativo del percorso spirituale e musicale di due autori contemporanei, Gurdjieff e De Hartmann. Alessandra Celletti si addentra in questo nuovo terreno con istintiva sicurezza e maturità, libera nel fraseggio, e con quel tanto di fragranza che pare essere sua nota caratteristica."

Mario Dal Bello - Città Nuova


"Questo cd, intitolato Hidden Sources, si presenta come un florilegio della ricerca dei due autori. Gli dà vita la sincera interpretazione di Alessandra Celletti, che dopo le sue precedenti prove discografiche sembra sempre più intenzionata a seguire tracce personali e poco battute."
M. R. Zegna - Amadeus


"Questo cd non raccoglie soltanto 18 brani per pianoforte bensì musica, musica ancestrale e profondissima. Al di là del suono o dell'armonia ritmica,
Hidden Sources è un capolavoro nascosto che, una volta lasciato dialogare con il nostro cuore, permea l'anima e lo spirito."
Flavio Arensi - Il sole delle Alpi


"Un lavoro compatto, omogeneo, caldo, avvolgente, profondamente emotivo. Motivo principale proprio il suono che crea echi ed ondulazioni. E, poi, il gioco sui ritmi, che si alternano di frequente e a cui l'andamento cantilenante conferisce un carattere morbido e soffuso."

Valeria D’Aversa - Noi Donne


"
Hidden Sources è un Cd eccellente. Il prodotto è superbo sotto ogni aspetto, e Alessandra Celletti suona come un mago del pianoforte".
Thomas Tamvakos - Archive of Greek Classical Composer)


"Un album bellissimo"

Gurdjieff International Review


"In pellegrinaggio dal Caucaso a Costantinopoli, dopo la rivoluzione Russa, i due musicisti raccolsero canti e melodie, trascrivendole per piano. Accordi e ritmi desueti ricordano la moda dell'esotismo all'inizio del secolo."
Riccardo Lenzi - L' Espresso

hidden sources by Gurdjieff & de Hartmann

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